ABF a Camerino per il nuovo progetto di ricostruzione post sisma 2016

Al via il progetto di ricostruzione della nuova scuola di musica (e sede distaccata del Conservatorio)  

Un sistema di progetti integrato: dopo la scuola secondaria ad indirizzo musicale di Sarnano, dopo la scuola primaria e dell’infanzia di Muccia, la Fondazione Andrea Bocelli concentra le proprie forze su Camerino, suggestivo borgo marchigiano tra i più colpiti dal terremoto del 2016, per costruire la nuova scuola di musica, in convenzione con il conservatorio di Fermo.

Incentrata su questo nuovo entusiasmante progetto, la Campagna SMS solidale che sarà attiva dal 24 luglio e fino al 3 agosto. Componendo il numero 45580, si potranno donare 2 euro (sms da cellulare Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop Voce, Tiscali) oppure 5 e 10 euro (da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile, TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali).

Camerino è una località collinare in provincia di Macerata, un centro culturale ed artistico di particolare rilievo, forte di una tradizione universitaria che lo vede attivo da quasi settecento anni.

Nel corso del tragico evento tellurico ha di fatto perduto il proprio Palazzo della Musica, gravemente lesionato e per di più situato all’interno del cuore storico del paese, ancora oggi inaccessibile.

Prima del sisma il Palazzo svolgeva un ruolo centrale rispetto alle attività di educazione e produzione musicale, a beneficio della comunità e delle zone limitrofe, sovente firmando eventi di interesse nazionale.

Alla guida di tale brillante centro didattico e culturale, l’associazione musicale camerte «Adesso Musica», protagonista della vita musicale del territorio attraverso le due proprie sezioni: da un lato l’Istituto Musicale «Nelio Biondi». convenzionato con il Conservatorio «G.B. Pergolesi» di Fermo attraverso molteplici progetti e promotore di prestigiosi concorsi e produzioni artistiche. Dall’altro, la Banda/Orchestra di Fiati «Città di Camerino», realtà di cruciale valore musicale tout court ma anche sociale e didattico che coinvolge oltre 70 collaboratori, con un’agenda concertistica serrata… Nel solo 2018 ad esempio, nonostante la precarietà logistica e gli spazi “di fortuna” per le prove, ha tenuto ben 32 concerti a Camerino e 9 in trasferta.

Il nuovo progetto ABF punta a restituire a Camerino il suo Palazzo della Musica, a beneficio di oltre 160 studenti. Grazie alla convenzione con il Conservatorio di Fermo, la nuova struttura potrà ospitare non solo le lezioni degli allievi iscritti ma anche fungere da sede distaccata del Conservatorio, assumendo un ruolo ancora più significativo per il territorio.

Saranno coinvolti il Comune di Camerino, le Associazioni del territorio, l’Università e i licei musicali ed il Conservatorio di Fermo che, come già rimarcato, eccezionalmente ha concesso una convenzione pluriennale di lunga durata.

Come per la “Leopardi” di Sarnano e la “De Amicis” di Muccia, ABF non sarà solo da realizzatore della costruzione ma insieme alle Istituzioni citate avvierà un percorso per potenziare e rendere auto-sostenibile la struttura dedicata alla musica, mettendola in rete con le altre esperienze locali e nazionali di cui si occupa.

La nuova struttura sarà realizzata con tecniche di costruzione moderne ed antisismiche. Accoglierà aule didattiche tematiche, spazi comuni ed un auditorium.

Il terreno che il Comune ha messo a disposizione del nuovo edificio è proprio di fronte al nuovo campus universitario. Per Camerino d’altronde, città d’arte e città di cultura, l’università e la musica sono da sempre il suo cuore pulsante, il fulcro attorno al quale la comunità si è animata ed organizzata.

Gli eventi sismici hanno messo a dura prova entrambi questo binomio d’eccellenze del luogo, perché anche gli edifici che ospitavano il Rettorato, la Scuola di Giurisprudenza e il Corso di Laurea in Informatica, nonché alcuni laboratori scientifici e aule didattiche sono stati gravemente danneggiati.

Ripartire da queste due realtà, donando alla comunità tutta nuovi punti di riferimento, significa restituire a Camerino non solo la speranza ma anche una identità che, nei due anni seguenti al sisma, con grande volontà ha cercato di preservare e che ad oggi ha necessità di simboli concreti.

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